“Nè promessa nè pallone. Fateci giocare a pallone” è lo striscione che ha campeggiato nei pressi di piazza Municipio davanti a Palazzo San Giacomo per ricordare e far presente a chi governa la città di Napoli che ci sono realtà come l’associazione ‘Spartak San Gennaro’ che con azioni concrete, gratuite e quotidiane toglie bambini e ragazzi dalla strada nei quartieri a rischio.
L’associazione di volontariato sportivo ha manifestato per chiedere al Comune di Napoli l’inserimento in delibera di facilitazioni per l’uso degli impianti comunali Ad accompagnare educatori, allenatori oltre ai bambini e ragazzi ed i loro genitori c’era anche l’attore Gianfranco Gallo. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni affinché realtà di volontariato popolare come lo Spartak San Gennaro possano portare avanti le proprie attività usufruendo degli impianti sportivi pubblici senza pagare costose rette.
C’è chi con un passato pesante che ora da adulto e con figli comprende l’importanza di appartenere a una comunità educativa. In particolare l’associazione Spartak San Gennaro ha dato il via sei anni fa a un progetto di scuola calcio popolare sorto nel quartiere di Montesanto, che coinvolge tantissimi bambini e ragazzi di Montesanto, Quartieri Spagnoli, Materdei e rione Sanità.
C’è una delibera che obbliga comunale che, indipendentemente dalle finalità delle associazioni, stabilisce che chi usufruisce degli impianti sportivi deve pagare. Ad esempio con le nuove regole, l’associazione Spartak San Gennaro dovrebbero sborsare circa 10mila euro all’anno per affittare il campo di calcio comunale Lieti di Capodimonte per due giorni alla settimana. Ora si spera che ci sia un aggiustamento con un codicillo che esenta dal pagamento associazioni di volontariato come lo Spartak San Gennaro