Commozione, rabbia e tanto dolore nella chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe a Casoria, dove si sono celebrati i funerali di Santo Romano, il 19enne ucciso la sera del primo novembre nella piazza dove c’è la sede del Municipio a San Sebastiano al Vesuvio.
Un applauso ha accolto l’arrivo del feretro bianco portato a spalla dagli amici di sempre del giovane barbaramente ucciso da un 17enne a colpi di pistola. La bara è stata posta ai piedi dell’altare circondata dai tanti amici e compagni della squadra di calcio Mitri dove Santo indossata la maglietta numero uno e difendeva i pali della porta. Sul feretro c’è la sua maglietta e tanti fiori.
Oltre ai gonfaloni dei comuni di Casoria, e di San Sebastiano, c’era anche quello della Regione Campania e della Città Metropolitana di Napoli. Amici e familiari indossavano maglie bianche con la scritta “Santo per sempre” e la sua foto stampata. Tutti seguono la funzione sedendosi a terra davanti all’altare e attorno al feretro. In piedi, con le mani sulla bara c’è il fratello maggiore di Santo mentre la madre Mena De Mare è seduta su di una panca ed è sorretta da alcuni cari.
La cerimonia funebre viene celebrata da monsignor Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, c’è anche don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano. E proprio monsignor Beneduce a dire “È facile dire ‘non piangere’. Dentro la tragedia che avete vissuto, Dio è colui che non toglie, è quello che dà. A te, a Mena, mamma di Santo, dico che bisogna dire grazie al Signore perché te l’ha dato. Cosa direbbe Santo? Direbbe ‘fate gioco di squadra’, ci direbbe di giocare da mediani Santo, stasera ci fa l’ultimo regalo. Dice a tutti noi ‘scegliete la vita’. È innaturale quello che stiamo vivendo. Che una madre faccia il funerale al proprio figlio. Nella vita molte cose non dipendono da noi”.
E poi un pensiero anche ai genitori del 17enne reo confesso dell’omicidio che hanno scritto una lettera di scuse alla famiglia di Santo: “Anche loro vivono un altro tipo di dolore, sono vite finite. Al Signore chiedo: paralizza le mani a chi vende le pistole ai ragazzi”.