Andava in giro con addosso una pistola giocattolo, abilmente modificata e in grado di sparare proiettili veri. Nell’ambito dei controlli volti ad intercettare e prevenire la diffusione di armi tra le mani di giovannissimi, i carabinieri hanno compiuto uno speciale servizio a Castellammare di Stabia dove hanno sorpreso alle 4 del mattino un 19enne con una pistola giocattolo modificata all’interno un caricatore pieno di 15 colpi calibro 9×17 sistemata nella cintola.
I carabinieri hanno così esteso la perquisizione anche alla casa del 19enne dove sono stati rinvenuti e sequestrati 113 grammi di hashish e un altro caricatore con 7 colpi. Il giovane è stato arrestato, deve rispondere di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina e detenzione di droga a fini di spaccio.L’episodio segue un’altra operazione condotta dalla polizia a Sant’Anastasia dove è stata scoperta un’officina per la trasformazione proprio di armi giocattolo in armi vere.

Sono stati gli agenti della Squadra mobile di Napoli e dei Commissariati di Poggioreale e Ponticelli, che hanno fatto la scoperta e arrestato due persone, un 58enne e un 62enne , per detenzione e porto abusivi in luogo pubblico di armi clandestine e detenzione abusiva di armi, parti di esse e munizioni.
Dopo aver sorpreso i due mentre si scambiavano una pistola all’interno dei locali della ditta per la quale lavorano, gli agenti hanno esteso i controlli alle loro abitazioni. Nella prima, nel quartiere Poggioreale, sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola replica Beretta mod. 92, circa 20 munizioni di diverso calibro e numerose parti di armi da fuoco utili all’impiego. Ma è nella seconda, a Sant’Anastasia, che estendendo la perquisizione a un locale adiacente l’abitazione di uno dei due arrestati, che è venuta alla luce una vera e propria officina per la preparazione, la riparazione e la modifica delle armi da fuoco.

Trovati torni, frese, pezzi di armi e le istruzioni e le indicazioni dei libretti delle armi giocattolo che indicavano le modalità tecniche con le quali smontare le armi, con appunti manoscritti che indicavano i pezzi da sostituire per rendere quelle armi delle vere e proprie armi da fuoco. Una stretta necessaria dopo l’escalation di gravi fatti accaduti in meno di un mese con tre giovanissimi morti ammazzati da altrettanti ragazzi.