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UN TRIBUNALE conteso da quattro città. Una storia di ordinaria confusione italiana e che sembra rievocare lo scenario già vissuto negli anni Novanta, quando il governo decise di dirottare a Giugliano un tribunale metropolitano, in un primo momento assegnato a Marano, e poi rimasto sempre e solo sulla carta per un’incredibile sequela di intoppi burocratici, ritardi e inefficienze amministrative. Un tribunale fantasma, una barzelletta che fece il giro dell’Italia.

La storia di oggi è semplice ma allo stesso tempo paradossale: il ministero della Giustizia, nell’ambito del decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, ha individuato Giugliano, popoloso centro al confine con la provincia di Caserta, quale sede del nascente tribunale di Napoli nord: un presidio giudiziario – con tanto di Procura – che dovrebbe fungere da punto di riferimento per ben 39 comuni, quasi equamente distribuiti tra l’area a nord di Napoli e dell’agro-aversano.

Un super tribunale insomma che ha fatto scattare l’immancabile guerra di campanile e una serie di rivendicazioni dietro le quali si celano anche interessi di carattere corporativo.

 

Sindaci, magistrati e associazioni forensi sono scesi in campo in una sorta di “tutti contro tutti” e con l’obiettivo di far cambiare rotta al governo. Non molla Marano, che può contare su alcune strutture già pronte per l’utilizzo (ex pretura in primis), non molla Aversa, che non digerisce l’accorpamento con la provincia di Napoli. Non nasconde le sue ambizioni, infine, nemmeno Afragola. Eppure la partita – almeno secondo quanto riportato sull’ultimo numero della Gazzetta ufficiale – sarebbe già chiusa: la città di Giugliano è infatti indicata quale sede del nuovo tribunale di Napoli nord. Giugliano, sì, proprio Giugliano, ovvero l’unica città delle quattro in lizza sprovvista della benché minima struttura atta ad ospitare un presidio giudiziario.

Lo stesso comune balzato agli onori delle cronache per non essere riuscito a individuare una casa per quello che, già da oltre un decennio, avrebbe dovuto fungere da tribunale Metropolitano e, pertanto, al servizio di un’area ad altissima densità criminale. Una soluzione che rappresenta l’ennesimo guazzabuglio e al quale, in extremis, si cercherà di mettere una toppa o, come dice più di un addetto ai lavori, una pezza all’italiana.

Appare sempre più probabile infatti che Giugliano venga confermata quale luogo di ubicazione ufficiale del nuovo tribunale ma che, in attesa del reperimento dei fondi e della successiva (se mai avverrà) realizzazione di una palazzina adeguata alle esigenze richieste dal Ministero, si opterà per la soluzione di compromesso, designando Marano o Aversa quale sede temporanea dei nuovi uffici giudiziari.

Ferdinando Bocchetti

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