MANGIATE A SBAFO tanto paga il Comune di Napoli. L’assessora in bilico all’Istruzione del Comune di Napoli – la bianco vestita – Annamaria Palmieri lo scorso fine settimana (26 e 27 ottobre) ha riunito all’ex asilo Filangieri i “Maestri del Mondo”. Una due giorni di “addetti ai lavori” per riflettere di scuola e intercultura che si è svolto tra contestazioni di mamme imbufalite che ancora aspettano refezione e tempo pieno per i loro figli ed i sit -in delle maestre precarie – circa 350 – che dopo 15 anni di onorato lavoro si vedono beffate con una delibera fumosa e inattuata che non le immette in ruolo e le sbatte praticamente in mezzo ad una strada.
Più di una due giorni di lavori è sembrata una sagra paesana. Si, perché quando ancora erano in corso i dibattiti, le tavole rotonde e le sessioni – per la verità molto poco frequentate – un esercito di addetti al catering vestiti di bianco come l’assessora hanno cominciato ad apparecchiare e scaricare l’ira di Dio di cibi succulenti e bibite.
Era come una passerella, un via vai di pietanze fumanti, che hanno distratto non poco i molti convenuti. Non appena la tavola è stata apparecchiata e il cibo pronto per essere ingurgitato è scattato l’attacco: addio convegno.
Come cavallette fameliche (vedi foto) c’è stato il grande assalto della serie: alla faccia della refezione scolastica che manca agli asili nido partenopei. I “Maestri del Mondo” una volta riempiti lo stomaco tra sbadigli e pennichelle hanno trattenuto il respiro e resistito fino alle ore 19.
Nella due giorni di chiacchiere all’ex asilo Filangieri davvero si è parlato di tutto tranne dei gravi e sconcertanti problemi della scuola partenopea, disastrata e abbandonata con grave danno per i piccoli alunni e le famiglie. Uno scandalo in salsa arancione.
A chiusura tombale del discorso scuola e diritti negati questa sera un gruppo di maestre e mamme – per omaggiare il cadavere degli asili nido e scuole di prima infanzia- hanno deposto, davanti a Palazzo San Giacomo dei lumini funebri per ricordare ai becchini: il sindaco Luigi de Magistris e l’assessora Palmieri che la scuola a Napoli è morta.
Giulia Rosati