Certo vedere il faccione dell’eurodeputato Andrea Cozzolino con lo sguardo ammiccante e proteso verso l’orizzonte Europeo – formato campagna elettorale – non desta molta curiosità.
Lui è un politico navigato nel senso che campa di politica ma ciò che colpisce è il disprezzo, il cinismo, l’arroganza nel tappezzare tutti i muri dei quartieri di Napoli.
Non so, se a Bruxelles è normale affiggere manifesti elettorali dove coglio, coglio. Ecco se un politico e in questo caso un candidato alle prossime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento Europeo lo si deve giustificare dal rispetto minimo delle regole allora Andrea Cozzolino del Pd – Pse davvero non ispira molta fiducia.
Per i sospettosi – vorrei chiarire e sottolineare – che nulla c’entra la storiaccia per tantissimi versi ancora oscura delle primarie Pd a sindaco di Napoli dove in un paio di seggi di via Ianfolla- zona Miano ovvero predominio del clan dei Capitoni capeggiato da Salvatore Lo Russo -Cozzolino fece incetta di voti. Pende ancora un’inchiesta della Procura di Napoli.
Resta l’effige di Cozzolino praticamente su tutti i muri del quartiere Fuorigrotta. Il doppio manifesto avvisa la popolazione che il 14 aprile alle 17 e 30 presso la mostra d’Oltremare, l’eurodeputato uscente aprirà la sua campagna elettorale per le consultazioni europee del 25 maggio. Ce ne faremo una ragione, sta di fatto che l’imbratto sistematico della città per ragioni elettorali è una pessima usanza che si trascina dalla vecchia e decrepita Prima Repubblica.
Politici vecchi e supposti nuovi in linea di continuità con il passato confondono i muri pubblici per le loro personali bacheche. Ecco e non si scarichi la colpa sui soliti poveri attacchini di partito o volontari che siano.
La responsabilità del manifesto selvaggio è del politico e del partito che ha commissionato l’affissione. É sua la responsabilità. Tra l’altro i manifesti affissi in via Andrea Doria sono stati collocati in corrispondenza di una targa marmorea che ammonisce: “DIVIETO DI AFFISSIONE – ART. 663 C.P” insomma perfino dov’è scritto il divieto ci sono i manifesti. La speranza è che Andrea Cozzolino “armato” di stecca rimuova i suoi manifesti abusivi e paghi la relativa multa del Comune di Napoli.
Arnaldo Capezzuto