Un solo colpo di pistola esploso alla testa. Così è stato ucciso – ieri mattina – Gennaro Fittipaldi, 24 anni. Un’esecuzione plateale e consumata a quattro passi dall’Università nei pressi di via Calata Porta di Massa.
Sono da poco trascorse le 11 e il 24enne è all’interno dell’androne del palazzo dove viveva in via Chiavettieri, che si trova in linea d’aria di fronte all’ingresso della Facoltà di Lettere e Filosofia e del dipartimento di Giurisprudenza.
Quando gli hanno sparato, secondo gli inquirenti, indossava un casco e non si capisce se fosse in procinto di uscire in sella al suo scooter o fosse rientrato a casa. Un solo proiettile esploso a distanza ravvicinata e il giovane è crollato a terra.
La scena ha molto colpito gli studenti che si trovavano nei paraggi del luogo dell’agguato. Sono in molti come per giunta ha confermato la scientifica ad aver udito l’esplosione di un solo colpo.
Il 24enne era già noto alle forze dell’ordine: ha precedenti per estorsione e per droga. Fu arrestato nel settembre 2010 (poi scarcerato nel 2014) con l’accusa di essere uno dei responsabili del ferimento di tre pakistani, di cui uno titolare di un negozio di frutta al Pallonetto di Santa Lucia. Gli asiatici erano stati “puniti” perchè avevano rifiutato di pagare il pizzo a un gruppo di estorsori.
Un omicidio di chiara matrice camorristica e che conferma l’allarme di una guerra silenziosa che si tra consumato nel ventre antico della città.