Continua la mobilitazione degli operai della Whirlpool dello stabilimento di via Argine a Napoli. La protesta è stata decisa perché l’azienda continua a sostenere un non futuro per Napoli, confermando di non avere alcuna prospettiva per il polo produttivo partenopeo.
A rischio 430 lavoratori e il consistente indotto, in pratica circa 1300 posti di lavoro potrebbero essere perduti in un colpo solo.
E in attesa del faccia a faccia al Mise di mercoledì prossimo si mobilitano sindacati, istituzioni e la società civile.
E’ toccato al giornalista Sandro Ruotolo, ascoltare le storie degli operai e lancia l’allarme : “Whirlpool è una battaglia che riguarda tutto il Mezzogiorno. Sono in gioco oltre 1300 posti di lavoro. C’è una multinazionale che promette degli investimenti, il garante è il Governo. All’improvviso l’azienda annuncia : un arrivederci e grazie”.
E aggiunge : “Siamo a Napoli Est dove in questo momento c’è una effervescenza della criminalità, della camorra, con le ‘stese’ e gli omicidi. Ci sono i ragazzi che non vanno a scuola”.
“Lo stabilimento Whirlpool rappresenta la nostra ancòra di democrazia. Dietro i cancelli c’è la democrazia, fuori non c’è democrazia. Con la presenza della camorra non c’è sviluppo. Questa battaglia è la battaglia per lo sviluppo ma è una battaglia contro la camorra” – conclude -.
Arnaldo Capezzuto