Venditori ambulanti costretti a versare alla camorra da 20 a 210 euro alla settimana. Hanno trovato il coraggio di denunciare consentendo alla polizia di avviare le indagini.
Sette persone sono state fermate a Napoli dalla polizia perché indiziate di estorsione e tentata estorsione con le aggravanti di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività di un’associazione di tipo camorristico, operante nella zona della Maddalena, e avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà con metodo mafioso.
I fermati sono di Ciro Garofalo, Gaetano Gemei, Marco Micillo, Rosaria Liguori, Lorenzo Rapicano Aiello, Gaetano della Porta e Pasquale Salvia.
Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, sono state avviate da personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Vicaria – Mercato, a seguito delle dichiarazioni rese da alcuni venditori ambulanti del mercatino rionale nel quartiere Maddalena.
I commercianti hanno denunciato di essere stati vittime, alcuni dal 2017 ad oggi, di continue minacce estorsive, perpetrate da soggetti che si dichiaravano legati al gruppo Ferraiuolo, legato alla cosca Mazzarella, operante nei quartieri Forcella e Maddalena. Un episodio fu sitomatico il ferimento di un immigrato e un colpo che rimbalzò e ferì una adolescente che si trovava con il papà in via dell’Annunziata

In particolare, le investigazioni hanno permesso di riscontrare 7 estorsioni a venditori ambulanti costretti a versare somme variabili da 20 a 210 euro, a titolo di tangente settimanale.
Senza dimenticare ulteriori somme (50 euro), in occasione delle festività natalizie e pasquali, per esercitare l’attività di vendita di merce sulle bancarelle del mercato della Maddalena. Seguono 4 tentate estorsioni contro venditori che, nonostante le minacce rivolte nei loro confronti (talvolta anche di morte, “se non paghi ti sparo e ti ammazzo”), si rifiutavano di pagare, denunciando gli accadimenti alle forze dell’ordine.
Il provvedimento di fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto per gli indagati la custodia cautelare in carcere. I fermati sono stato portati al carcere di Secondigliano, ad eccezione di Rosaria Liguori, spostata a quello di Santa Maria Capua Vetere.
“Questa indagine dimostra l’importanza delle denunce: la risposta è stata immediata». Così il questore di Napoli, Alessandro Giuliano.

“Ritengo importante che chiunque subisca un tentativo di estorsione si affidi subito alle forze di polizia”, prosegue il questore di Napoli evidenziando che, in questo caso anche grazie alle denunce, le indagini sono state rapidissime. In due mesi sono stati raccolti tutti gli elementi utili all’emissione dei provvedimenti cautelari.
“Alle vittime dico denunciate – aggiunge ancora il questore Giuliano – perché la risposta è stata più efficace e rapida. Questa operazione è paradigmatica, perché in soltanto due mesi si è giunti ai provvedimenti”.
Intanto, è finito in manette Francesco Mazzarella, 46 anni, rampollo e capo clan perché accusato di essere il mandante dell’omicidio di Giovanni Attanasio, avvenuto 21 anni fa a Napoli. L’omicidio di Attanasio fu ordinato, secondo la ricostruzione degli investigatori, perché era ritenuto da Mazzarella, attiguo al clan Rinaldi. I Mazzarella ed i Rinaldi, per anni, si sono contesi il controllo delle attività illecite nella zona orientale di Napoli
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