Carola Rackete è libera, il giudice delle indagini preliminari di Agrigento Alessandra Vella ha deciso di revocare i domiciliari alla capitana della Sea Watch. La notizia ha fatto il giro del Paese.
Classica la reazione del ministro Matteo Salvini : se questo giudice vuole fare politica si candidi. Una dichiarazione di guerra che ha coalizzato i social contro la capitana e il giudice.
Tanto è vero che Carola Rackete è in una località segreta e Alessandra Vella per gli insulti ricevuti ha dovuto chiudere la sua pagina Fb.
E’ l’Italia incattivita, odiatrice e prevaricatrice che sostiene con la pancia le ‘sparate’ del capo della Lega che ieri in Parlamento ha dato sfoggio di tutta la sua arroganza e superbia deridendo e sfottendo i deputati che gli hanno posto sulla vicenda Sea Watch 3 un’interrogazione.
Il ministro dell’Interno considera la mossa con cui Rackete è entrata nel porto di Lampedusa «un atto di guerra» e spera venga «condannato da un giudice». Lo ha dichiarato durante il question time alla Camera.
In aula, poi, Salvini è stato protagonista di un siparietto che sta già scatenando polemica in rete. Ha mandato dei baci verso i banchi dell’opposizione dopo che Nicola Fratoianni gli ha consegnato il disegno di suo figlio di sei anni sui migranti.
“Lei è eversivo perché quando un ministro dell’Interno tratta la sentenza di un giudice, quando non è gradita, come una scelta politica mette in atto comportamenti eversivi”, ha detto Fratoianni prima di porgere a Salvini il disegno che ha scatenato le proteste dell’opposizione.