È morto il tabaccaio aggredito nella metropolitana di Napoli. Non ce l’ha fatta Ulderico Esposito, 52 anni, l’uomo fu aggredito lo scorso 9 giugno all’interno della stazione Chiaiano della Linea 1 della metropolitana di Napoli da un cittadino di origine nigeriana.

Ha combattuto come un leone in un letto dell’ospedale Cardarelli, l’aggressione aveva provocato ad Esposito una emorragia cerebrale.
Un mese di terribile agonia poi la tragedia si è consumata tra mercoledì 3 e giovedì 4 luglio: mentre Napoli si presentava al mondo nella sua bellezza mozzafiato con le Universiadi 2019, il tabaccaio si è arreso. Paradiso e inferno, bellezza e malvagità.
E’ la Napoli delle contraddizioni, della luce inghiottita dal buio delle tenebre. La violenza si scatenò improvvisa e devastante. Il tabaccaio chiese all’aggressore, risultato poi essere un nigeriano di 36 anni, – così ricostruiscono gli inquirenti – di spostarsi dall’ingresso della ricevitoria interna alla stazione della metropolitana è bastato questo per innescare una reazione violentissima.

L’aggressore si avventa a freddo su Ulderico Esposito e gli sferra un pugno al volto, causandogli l’emorragia cerebrale. L’uomo venne arrestato poco dopo. Mentre Uldrico Esposito intubato e in rianimazione non si è più ripreso.
E’ l’ennesimo fatto tragico che accade alla stazione di Chiaiano tutti ricordano la vicenda di Francesco Della Corte, 51 anni, il vigilante ucciso da una baby gang che voleva rubargli l’arma di servizio.
“Sono vicino – a nome di tutta la città- alla famiglia di Ulderico Esposito, il tabaccaio aggredito lo scorso 9 giugno all’interno della stazione Chiaiano della Linea 1 della metropolitana. Ne sono affranto e voglio rinnovare a tutti loro la fraterna solidarietà di tutta Napoli. Continueremo a stare accanto alla moglie e ai figli di Ulderico, non saranno mai soli”. E’ il messaggio di cordoglio del Sindaco Luigi de Magistris.
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