Oscar Giannino lascia dopo 10 anni Radio 24. Chiariamo il giornalista non ha presentato le sue dimissioni. È stato il suo editore cioè Confindustria proprietaria di Radio 24 a cacciarlo.
Le posizioni di Oscar Giannino sono scomode perché vengono da un giornalista scomodo cresciuto nella bottega del grande Indro Montanelli.
Parla con chiarezza ed efficacia. Spiega i dettagli, svela gli imbrogli, scia tra dati e cifre tirando fuori la orale dei numeri che spiega ciò che sta accadendo a livello economico.
Insomma, Giannino dà fastidio a un certo tipo di potere economico, politico e finanziario forse lo stesso che frequenta i salotti ovattati della Confindustria. E allora meglio spegnere il microfono e mettere a tacere una voce fuori dal coro che sicuramente non semina in giro simpatie.
Le sue trasmissioni sono un cult ‘Morgana e Merlino’ spazio di ’24 Mattino’, ‘La versione di Oscar’ e i ‘I conti della Belva’.
Un professionista duttile, colto, arguto e mai banale. Di una cultura non generalista ma specializzata. Sta di fatto che Giannino mette in difficoltà proprio tutti quando sono al suo cospetto.
Non c’è ministro, politico, finanziare e manager che tiene, di fronte alla forza dell’intelligenza del giornalista.
E queste sono tante le parole nell’ultimo intervento con Maria Latella: “Devo prendere commiato da questa fascia di Radio 24. Il mio servizio a Radio 24 è finito dopo 10 anni, 5 anni anche la mattina con diversi co-conduttori, Alessandro Milan, Luca Telese e Maria Latella”.
“Mi avete insegnato ogni giorno cose nuove, grazie alla redazione del GR, ai tecnici e agli assistenti. L’azienda è libera di decidere con me come vuole come tutte le aziende. Sono uno con contratto a tempo, quindi nessuna polemica quindi grazie per quello che mi riguarda”.
“Voglio dire che il Capo dello Stato ha ricordato una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti il cui principio di fondo è che l’informazione serve ai Governati e non ai Governanti. Ed è quello in cui ho creduto e continuerò a credere se farò ancora il giornalista. E’ grazie a Voi, alle mail, SMS e interventi che noi giornalisti dobbiamo ricordarlo” – conclude Oscar Giannino.