Fa discutere e non poteva essere diversamente il video pubblicato da Repubblica.it, in cui si vede un agente che fa divertire il figlio del ministro dell’Interno su un mezzo delle forze dell’ordine.
Altri due poliziotti tentano di coprire la vista ai reporter e gli intimano in romanesco: “O l’abbassi (la camera) o te la levamo”.
Il filmato è diventato virale ed finito sulla scrivania del questore di Ravenna che ha dato mandato di svolgere rigorosi accertamenti.
L’ipotesi da sanzionare è l’uso improprio di mezzi dell’amministrazione pubblica. Insomma, la scena colpisce.
La moto d’acqua si trovava nello specchio di mare per ordine pubblico e per garantire la sicurezza. Portare a fare un giro il figlio 16enne del capo del Viminale va contro i doveri delle forze dell’ordine.
Un abuso grave. È successo sulle spiagge di Milano Marittima, dove un videomaker di Repubblica si è accorto che il ministro dell’Interno, dopo aver posato per una foto con due agenti, ha dato l’ok per un giro del figlio a bordo del mezzo in dotazione alla polizia di Stato per mantenere la sicurezza sul litorale romagnolo e ha tentato di riprenderlo.
Travolto dalle polemiche, con il Pd all’attacco e +Europa che dice “come il Trota”, il ministro dell’Interno ha ammesso e provato a sminuire: “Errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti, che anzi ringrazio perché ogni giorno rischiano la vita per il nostro Paese”.