“I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempiere con disciplina ed onore”.
Così recita e stabilisce l’articolo 54 della Costituzione. Un ministro dell’Interno dovrebbe attenersi scrupolosamente alla Carta costituzionale perchè davanti al Presidente della Repubblica ovvero il custode delle regole fondamentali dello Stato ha giurato ad essa fedeltà.

Matteo Salvini ormai fa quello che vuole. E quindi c’è chi ancora si meraviglia e grida allo scandalo nel vedere il capo del Viminale alla consolle al Papeete beach di Milano Marittima, dove è andata in scena la festa della Lega Romagna.
Il vicepremier in costume da bagno, ha raggiunto il deejay e si è letteralmente scatenato. Il ministro dell’Interno con il cocktail in mano, ha posato per foto e selfie a dir poco imbarazzanti.
Addirittura in suo onore insomma per le importanti funzioni pubbliche che ricopre dalle casse tereo che hanno inondato a pompa la musica è partito l’inno di Mameli, cantato dai giovani in spiaggia.

Un happening dove tutti ballavano compre le cubiste che hanno coinvolto il leader della Lega nelle danze. Una parentesi immortalata da smartphone e telecamere.
Una festa allegra abbastanza volgarotta dove il ministro che dovrebbe garantire la sicurezza dello Stato si è sbragato infischiandosene appunto dell’articolo 54 della Carta costituzionale.

Finiti i balli Salvini è tornato tra gli amici e i colleghi di partito e di governo, tra cui Lorenzo Fontana, Claudio Durigon e Lucia Borgonzoni, in una zona riservata del bar dello stabilimento balneare.
Pier Paolo Milanese
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