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Qualcosa bolle in pentola. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha sbattuto la porta di Forza Italia. Da tempo chiedeva un’assemblea nazionale del partito azzurro per avviare una fase di rinnovamento vero.
Il patriarca Silvio Berlusconi ha sempre risposto picche e quando la pressione del giovane delfino ed ex dipendente Mediaset si è fatta forte ha finto di cedere. L’ex cavaliere prima di essere eletto eurodeputato ha nominato lo stesso Toti e Mara Carfagna a coordinatori di Forza Italia.
Insomma, una fase di passaggio prima dell’avvio degli stati generali. Così non è stato. Berlusconi ha sparigliato le carte sul tavolo e azzerato i vertici.
A quel punto Toti ha sbattuto la porta mentre la Carfagna resta tutt’ora in bilico. Il più manovriero è proprio il governatore della Liguria che ha da tempo avviato una strategia di avvicinamento a Matteo Salvini e alla sua Lega.
È chiaro che il Carroccio per vincere le elezioni deve deve avere degli alleati e se Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è il partner più naturale, Toti sta tessendo un’area di centro e liberale per aggregare i futuri fuoriusciti da Forza Italia e altre formazioni centriste.
Toti comincia a frequentare Salvini e neppure si nasconde. Molti l’hanno intravisto alla festa a Milano Marittima.
I segnali vanno nella direzione della Lega tanto è vero che Toti con il suo nuovo movimento ‘Cambiamo!’ ha già detto che il decreto sicurezza bis è giusto.
Significa in poche parole che se c’è bisogno gli uomini di Forza Italia che fanno riferimento al governatore della Liguria sono pronti a soccorrere al Senato la maggioranza.
Sarà il primo mattone del nuovo centrodestra a trazione leghista dove Giovanni Toti avrà un ruolo da protagonista.
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