Whirlpool, sindacato sul piede di guerra

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Rsu Whirlpool di Napoli non cede. L’esito del primo incontro del tavolo tecnico sulla vertenza della fabbrica di via Argine, svoltosi giovedì scorso, non è piaciuto.

La multinazionale americana ha deciso di fermare la produzione e riconvertire l’azienda.

“I lavoratori della Whirlpool di Napoli, dopo l’assemblea con Fim, Fiom e Uilm – recita la nota – a seguito del tavolo tecnico tenuto al ministero, e in relazione a comunicati di stampa che fanno ricostruzioni fantasiose, smentiscono categoricamente di voler valutare ipotesi diverse dal rispetto degli accordi di ottobre”.

“L’azienda – aggiungono i sindacati di categoria – deve presentare un piano pluriennale per rilanciare la produzione delle lavatrici a Napoli se vuole continuare la discussione”.

“Governo, Regione e Comune – conclude la Rsu – hanno assunto impegni per sostenere la vertenza, nel rispetto degli accordi per rilanciare le produzioni, vogliamo che questi siano finalizzati alla produzione di lavatrici a Napoli; diversamente la vertenza rischia di cambiare registro, perché bisogna avere rispetto degli interlocutori e dei lavoratori di Napoli”.

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