Sbanda il Tg2, la testata giornalistica di Raidue – emittente di riferimento della Lega- diretta da Gennaro Sangiuliano.
I servizi giornalistici confezionati dalla redazione sono appiattiti su Matteo Salvini. Non è più un segreto lo spostamento della linea editoriale a favore del Ministro dell’Interno.
Anche se a chiacchiere – c’è una clamorosa intervista-marchetta di Sangiuliano alla trasmissione Sottovoce di Gigi Marzullo – la testata giornalistica vuole apparire equidistante, ma è nei fatti diventata il cinegiornale del capo del Viminale.
Però comincia a scricchiolare qualcosa tra i giornalisti del Tg2. I cronisti non hanno gradito come Sangiuliano ha trattato la vicenda dei colleghi di Repubblica, Valerio Lo Muzio, e di Report, Giorgio Mottola, maltrattati e aggrediti verbalmente da Salvini.
Addirittura nel caso di Mottola che rivolgeva al capo del Viminale una serie di domande sul Russiagate, senza ottenere risposte ed etichettato come maleducato, è stato proprio un inviato del Tg2 a dare la sponda a Salvini e sviare dalle risposte.
La rivolta è scoppiata per un ambiguo documento licenziato dal comitato di redazione che solo sulla carta doveva esprimere solidarietà ai due giornalisti aggrediti.
A quel punto è stato redatto un secondo documento di solidarietà, a nome di 60 colleghi, critico col vicepremier e solidale con i cronisti di Repubblica e Report e libero dalle pressioni del direttore Sangiuliano.
L’imbarazzo nella redazione del telegiornale più salviniano d’Italia comincia a serpeggiare e persino esprimere solidarietà, ai tempi di Sangiuliano, può diventare un serio problema.
Al punto da provocare una spaccatura interna al Tg e dare vita a due diversi comunicati: uno firmato dalla maggioranza leale a Sangiuliano e Salvini, l’altro dai cosiddetti ‘disobbedienti’.