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Il leader Matteo Salvini non si ferma e cavalca l’onda lunga dell’aver messo in crisi il governo.
Esce allo scoperto e annuncia in un crescendo rossiniano : “Mi candido premier. Chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e di salvarlo”.
È ufficialmente la prima frase che pronuncia da candidato premier e la rivolge al ‘suo’ popolo.
Il capo del Carroccio con un gesto improvviso rovescia il tavolo e mette tutti alle corde. Parla a Pescara, riprendendo il suo non casuale ‘Estate tour’.
Un viaggio balneare nel Sud del Paese con la modalità di Jovanotti che adesso ha un nuovo significato, con la crisi ufficialmente aperta.
Con rabbia dice agli ormai ex alleati di M5S: “Io ho pazienza ma l’Italia non ha bisogno dei signor No, serve coraggio ed energia. Non abbiamo bisogno di ministri che bloccano le opere pubbliche. Ci sono sette ministeri della Lega a disposizione. Per noi la poltrona vale meno di zero, se serve parlano gli italiani”.
E poi non la manda a dire a Luigi Di Maio: “Si può e si deve tagliare le tasse – dice Salvini – non possiamo mica distribuire a tutti quelli che passano sul lungomare il reddito di cittadinanza… La devi produrre la ricchezza”.
A muso duro poi Salvini mostra di non temere le elezioni anzi direttamente provoca e sfotte i parlamentari 5 Stelle e il loro terrore di non essere più rieletti: “Chi non viene in parlamento lo fa perché vuole tenersi la poltrona. Le cose si fanno subito. Deputati e senatori alzino il c..o e vengano in Parlamento. Lega è in Aula già da lunedì”.
Pier Paolo Milanese
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