Jair Bolsonaro teme una ritorsione internazionale per gli incendi e la distruzione dell’Amazzonia.
Il premier Brasiliano ha ampiamente sottovalutato l’apocalisse dell’Amazzonia. Incendi stanno distruggendo il territorio e le specie animali senza dimenticare le popolazioni indios.
Per spingere il presidente brasiliano a prendere provvedimenti seri si è mossa la comunità internazionale e gli Stati Uniti d’America.
Adesso Bolsonaro ha deciso di inviare l’esercito nella regione ed ha detto in diretta televisiva, che “la foresta amazzonica è parte essenziale della storia del Brasile”.
Sono molti i cittadini brasiliani che durante il suo discorso televisivo hanno protestato in piazza contro la politica ambientale del governo. Ed ora anche i vescovi brasiliani alzano la voce per chiedere lo stop dei roghi e la protezione della foresta.
A mettere il Brasile nel mirino è stata la Francia con Emmanuel Macron, che al G7 porrà con forza la questione.
La Conferenza episcopale brasiliana ha criticato a viso aperto il presidente carioca: “È urgente che i Governi dei Paesi amazzonici, adottino provvedimenti seri per salvare una regione determinante per l’equilibrio ecologico del pianeta, l’Amazzonia appunto”.
E poi i vescovi contro Bolsonaro avvisano “Basta deliri e debacle nei giudizi e nei discorsi. Occorre intervenire”.