Uno dei cardini del nuovo governo a trazione Pd sarà l’abiura dei due decreti sicurezza.
Quel pugno duro contro i migranti identificati dall’ideologia giallo-verde come i ‘nemici’, i mostri che impoveriscono, minacciano e imbastardiscono l’Italia devono essere cancellati.

In particolare il decreto sicurezza bis – quello più infame – è stato pesantemente ridimensionato dai rilievi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e bombardato dal Tar del Lazio.
Non 10 anni fa e neppure 5 anni fa ma appena due mesi fa il Movimento 5 Stelle del coerente capo politico Luigi Di Maio si prendeva letteralmente a capelli con il gemello diverso Matteo Salvini a chi si doveva intestarsi il merito dell’approvazione della nuova stretta anti-migranti.

Le disposizioni di Di Maio agli uffici della comunicazione furono perentorie : “Non lasciamo campo aperto alla Lega. Il decreto sicurezza bis, se è stato approvato, è merito del M5S. Occorre organizzare una campagna specifica affinché gli italiani sappiano la verità.”
Suonavano più o meno così gli ordini del capo supremo. Prendersi i meriti di una legge approvata con l’uso della fiducia che nella sostanza punisce chi salva i migranti da morte sicura in mare e sequestra e confisca le Ong (per Di Maio taxi del mare).
Post sponsorizzati, grafiche, interviste e mitragliatrice social. Adesso i Pentastellati e il premier precedente che coincide con quello attuale Giuseppe Conte fischiettando faranno finta di nulla.
Anzi punteranno il dito ed a chi li farà notare la contraddizione, sostenendo che loro erano contrari ma volevano vedere la Lega di Salvini a che punto fosse disposta ad arrivare.
Come diceva Totò : “E che mi frega a me, che so’ Pasquale io!”.
Pier Paolo Milanese
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