Tra un’ora, Giuseppe Conte riceverà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare il suo nuovo governo. Nell’esercizio di presidente incaricato Conte metterà insieme pentastellati e dem, fino a poche ore fa super avversari, oggi alleati.
Nessun contratto ma un programma omogeneo e condiviso. Si parte dalla discontinuità su alcune decisioni e provvedimenti presi in precedenza quando c’era la Lega al Governo.
Il Pd chiede la svolta sul ministero dell’Interno e l’economia. Sarà Conte a cesellare il nuovo esecutivo che da quanto emerge non avrà più i due vicepremier ma un sottosegretario unico alla presidenza del consiglio.
Due i punti fondamentali abbassamento cuneo fiscale e scongiurare l’aumento dell’Iva. Conte a differenza del precedente Governo non sarà il garante di un contratto ma dovrà esercitare in autonomia il ruolo e le funzioni di presidente del Consiglio.
Il presidente della Repubblica gli affiderà l’incarico dopo aver ascoltato le rassicurazioni delle delegazioni dei partiti che dovrebbero comporre la maggioranza.
Sia Nicola Zingaretti che Luigi Di Maio hanno raccontato al Capo dello Stato che sono pronti a sostenere il presidente del Consiglio per un governo vero, e che non serva solo ad evitare lo spettro delle elezioni anticipate.