Ora occorre capire. È il momenti della verità. Nessuno pretende le scuse, tanto meno distinguo.
Basta solo che Luigi Di Maio, capo del Movimento 5 Stelle non chiami più le Ong, i taxi del mare. Nel cuore della notte è stato effettuato il trasbordo di 64 tra donne, bambini e malati dalla Mare Jonio.

È stata una motovedetta della Capitaneria di Porto, autorizzata dal Viminale, a soccorrere i naufraghi e portali al porto di Lampedusa.
È stata l’unica ‘concessione’ tra l’altro obbligata. L’imbarcazione resta fuori dalle acque territoriali e con gli altri naufraghi rimasti a bordo in condizioni pessime.
A bordo pare che sia finita perfino l’acqua corrente e i viveri. L’alt è stato l’ultimo atto di Matteo Salvini al Viminale sottoscritto senza batter ciglia anche dai ministri Danilo Toninelli e Elisabetta Trenta, freschi alleati del Pd.

E se in queste ore la Mare Jonio chiede riparo a Lampedusa, le conidizioni del tempo sono proibitive, la risposta della Capitaneria è sempre la stessa: “Non siete autorizzati”.
Perché non interviene il ‘nuovo’ presidente del Consiglio Giuseppe Conte affinché l’imbarcazione trovi riparo?
Giulia Rosati
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