Lady D, il mito resiste a 22 anni dall’incidente mortale

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Sono fotogrammi impressi nell’immaginario collettivo. La galleria. Le lamiere accartocciate. I rottami sparsi lungo la carreggiata. I lampeggianti dei mezzi di soccorso.

Il lenzuolo alzato per impedire di ‘rubare’ immagini pietose. Il silenzio attorno. La diretta tv. Le lacrime. Il dolore. I tanti fiori che a mano a mano che si diffuse la notizia spontaneamente venivano depositati. Sono trascorsi 22 anni. Era il 31 agosto 1997.

Un incidente nel tunnel dell’Alma a Parigi. Muoiono nell’impatto Lady Diana e il suo compagno Dodi Al Fayed. Lady D era nota come la “principessa del popolo”, il suo nome Diana Spencer, una ragazza semplice, timida, lontana dall’aristocrazia inglese che s’innamora di Carlo d’Inghilterra.

Il loro amore e il matrimonio nel 1982 invade i rotocalchi, si grida allo scandalo, al rottura della tradizione della Casa Reale. Non era mai accaduto che un futuro Re sposasse una ragazza del popolo, una donna dalle origini semplici e non appartenente a una famiglia nobile e aristocratica.

Una grande favola naufragata nel 1992 quando Diana scopre che Carlo è legato sentimentalmente a Camilla Parker Bowles che poi diventerà la sua seconda moglie. Tradimenti, liti, improvvise separazioni e la depressione di Diana e poi il suo riscoprirsi personaggio.

Diana e Carlo

Diana Spencer si trasforma in Lady D, l’immagine di una donna anticonformista, altruista, impegnata nelle campagne umanitaria, una testimonianza che rende il potere e l’aristocrazia della corona d’Inghilterra obsoleta.

Diana in pochi anni diventa un personaggio mondiale e spende la sua forte immagine per aiutare il prossimo, pesa la sua grande amicizia con Madre Teresa di Calcutta poi futura Santa.

Madre Teresa di Calcutta e Diana

A distanza di 22 anni da quell’incidente resta i tanti dubbi. Diverse inchieste sono state condotte dagli investigatori e resta sullo sfondo i dubbio che sia stato organizzato.

La nuova relazione che legava Diana a Dodi Al Fayed imbarazzava i piani alti del potere inglese.

Sono circolati dossier, documenti e racconti che attribuivano l’incidente mortale sotto il tunnel dell’Alma a Parigi a un complotto ordito dai potenti servizi segreti britannici.

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