Lo chiamano ‘Effetto Conte’. Il premier crea attorno a se un campo magnetico che tradotto in consenso regala al Movimeto 5 Stelle un balzo di sette punyi. Lo cidice l’ultimo sondaggio di Ipsos.
Il M5S padda da 17,4 a 24,2%, mentre la Lega, accreditata al 31,8%, è in calo (era al 36 a metà luglio), ma resta sopra il 30% e il Pd cresce leggermente, arrivando a quota 22,3 per cento.

Nel centrodestra Fdi sale al 7,8% e sorpassa Forza Italia che scende al 6%. Il sondaggio condotto dall’istituto di Nando Pagnoncelli è stato effettuato tra il 26 e il 29 agosto, in piena crisi di governo e pubblicato sul ‘Corsera’.
Quello della Lega, rileva Pagnoncelli, ”è un calo sensibile, ma non una débâcle, soprattutto se lo si paragona al drammatico crollo di fiducia in Salvini, passato in poche settimane da un indice del 51 al 36, con una perdita secca di 15 punti”.
Come spiegare la grande crescita dei 5 stelle? Per il sondaggista è merito della ritrovata autonomia dei pentastellati dall’aggressivo partner di governo ma soprattutto merito del premier.
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