Quel figlioletta di appena 8 anni era il suo braccio destro. Comprendeva i discorsi e in autonomia sapeva anche muoversi.
Lui, il boss addestratore aveva insegnato al figlio tutto ciò che c’è da sapere di droga e armi. Il bambino aveva una impressionante dimestichezza.
Agostino Cambareri, 46 anni, di Gioia Tauro, ritenuto a capo di un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti è stato arrestato dai carabinieri.
Dalle intercettazioni, secondo l’accusa, emerge la “spregiudicatezza criminale” del boss che non esita a mettere totalmente a conoscenza delle sue attività illecite il figlio inducendolo a prendervi parte.
L’inchiesta, denominata ‘Cattiva Strada’, ha portato all’arresto di 13 persone, 8 in carcere e 5 ai domiciliari.
Il capo è stato individuato in Cambareri che portava avanti l’organizzazione con la collaborazione di congiunti e fidati collaboratori.
L’indagine è stata condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata dal procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci, e dal pm Adriana Sciglio ed è stata avviata nell’estate del 2016.
Per tutta la durata delle investigazioni l’organizzazione si è dimostrata in grado di rifornire di sostanza marijuana e cocaina importanti piazze di spaccio calabresi.