Il nuovo Governo targato M5s-Pd e con il supporto di Leu è a trazione del Sud. La lista dei nuovi ministri snocciolata dal premier Giuseppe Conte vede nella maggior parte dei dicasteri personale politico proveniente dal Mezzogiorno d’Italia. Insomma, la parte produttiva del Paese non sembra bene rappresentata.
Nei ministeri chiave come quello del Lavoro e dello Sviluppo Economico sono nel segno della continuità con la linea tracciata da Luigi Di Maio. Il giuramento è previsto per domani alle 10 al Quirinale.
Nunzia Catalfo al Lavoro, che ha contribuito a scrivere il reddito di cittadinanza mentre Stefano Patuanelli – finora capogruppo M5S al Senato, andrà allo Sviluppo economico. Luigi Di Maio andrà agli Esteri e il ministro dell’Interno sarà l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese.
All’Economia andrà il dem Roberto Gualtieri. Alla Difesa Lorenzo Guerini del Partito democratico. Alla Giustizia confermato Alfonso Bonafede. Alle Politiche agricole la renziana Teresa Bellanova. Ai Beni culturali Dario Franceschini – con competenze anche sul turismo – che aveva già guidato questo ministero.
Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture. Roberto Speranza, di Leu, alla Salute.
All’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che era viceministro sempre all’Istruzione nel governo gialloverde. Sergio Costa -in quota 5Stelle – è stato confermato all’Ambiente.
Federico D’Inca ai rapporti con il Parlamento. Paola Pisano all’Innovazione (era assessore all’Innovazione al Comune di Torino). Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione.
Francesco Boccia agli Affari regionali. Vincenzo Spadafora allo sport. Elena Bonetti, del Pd, alle Pari Opportunità. Enzo Amendola agli Affari europei. Il dem Giuseppe Provenzano sarà ministro per il Sud. In tutto 22 ministri: 9 Pd, 11 Cinquestelle e un tecnico al Viminale.