Continuano le riunioni a Palazzo Chigi per dare gli ultime colpi di lima. Al tavolo oltre al M5S e Pd siede anche Leu.
Se il programma ormai è stato ultimato restano difficoltà sui nomi che dovranno far parte della squadra di governo. Particolare non da poco che ritarderà la salita del premier incaricato Giuseppe Conte al Quirinale.
I capigruppo alla Camera ed al Senato di M5S, Partito democratico e Leu ormai continuano una non stop iniziata ieri pomeriggio e si è potratta fino a tarda notte per poi ricominciare questa mattina.
“Abbiamo messo a punto un programma molto serio e condiviso” ha spiegato il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio al termine del tavolo.
“Al centro del programma ci sono il lavoro e le famiglie e le persone fragili” e “nel programma è scritto nero su bianco che serve una nuova legge sull’immigrazione per affrontare il tema in maniera organica e non emergenziale”.
Le difficoltà restano per la composizione dell’esecutivo ci sono nomi e caselle ancora da definire ma secondo diverse fonti Pd, 5S e dem dovrebbero avere nel governo un numero quasi pari di ministri, nonostante il Pd abbia 104 deputati e 51 senatori e il M5S 216 e 107 senatori.
Tra i primi nodi da sciogliere resta quello del sottosegretario alla presidenza al Consiglio. Conte è determinato ad indicare un uomo di sua stretta fiducia ma il M5S vorrebbe un ‘suo’ uomo a Palazzo Chigi: in pole ci sarebbero Riccardo Fraccaro e Vincenzo Spadafora.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora
Per l’Economia Dario Scannapieco
Al Viminale Luciana Lamorgese
Luigi Di Maio Ministero della Difesa
Per gli Esteri Enzo Moavero Milanesi
Allo Sviluppo Economico Paola De Micheli
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Stefano Patuanelli
Alla Giustizia Alfonso Bonafede
Fraccaro Rapporti con il Parlamento alle Riforme
Grillo (Sanità)
Lezzi (Sud)
Muroni (Ambiente)
Morra all’Istruzione
Dario Franceschini Ministro dei Beni Culturali
Maurizio Martina all’Agricoltura
Anna Ascani, Ministero dell’Agricoltura (se non andasse a Martina) o ai Beni Culturali (se non andassero a Franceschini)
Lorenzo Guerini Affari regionali
Teresa Bellanova e Peppe Provenzano (Lavoro), Lia Quartapelle e Gian Paolo Manzella (Politiche europee), Debora Serracchiani (Famiglia)