Danilo Toninelli, nostalgia canaglia di te

0 0
Reading Time: 2 minutes

Già manca è inutile nasconderlo. Gli occhiali dalla montatura alla Harry Potter, quei ricci capricci e poi lo sguardo stralunato che puntava all’infinito accompagnato dall’espressione e mimica facciale incomprensibile.

Danilo Toninelli ci manca. Più che il ministro alle Infrastrutture e alle Stradae era ed è un enigma. Nella logica del potere per il potere è stato sacrificato sull’altare della Patria e interno del Movimento 5 Stelle da Luigi Di Maio.

Il nostro eroe allo stesso tempo moderno e antico si è congedato in punta di post. Un addio amarissimo di Toninelli che dal ministero prima di cedere il posto a Paola De Michele (Pd) scrive: “Ho donato tutto me stesso: il sistema contro di me. Abbiamo sempre detto, la prima grande opera di cui l’Italia ha bisogno sono tante piccole opere diffuse sul territorio”, dichiara su Facebook l’ex ministro.

Un impegno “al tempo stesso gravoso ed entusiasmante”, “un’esperienza intensa come non mai, che ha superato ogni mia immaginazione” (anche quella degli italiani).

E ancora: “Ho donato tutto me stesso, a volte anche sbagliando, come può capitare”.

Come nelle migliori storie d’amore, quella tra Toninelli e le Infrastrutture si conclude, tra lacrime e sorrisi, anche con qualche recriminazione e constatazione amara.

“Qui la rivoluzione che abbiamo impostato mi è costata durissimi attacchi personali. Il sistema ha reagito con una campagna mediatica scientificamente pianificata contro la mia persona”.

Tante le gaffe di Toninelli nell’ottobre del 2018 dichiarò: “Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero?”. Peccato che il tunnel del Brennero non esista.

Poi ci sono gli scivoloni sul ponte Morandi. Al Salone nautico di Genova nel corso di un discorso ipotizzò a proposito di ricostruzione: “un ponte luogo di incontro in cui le persone si ritrovano, in cui le persone possono vivere, possono giocare, possono mangiare”.

Per completare il disastro si fece immortalare nella trasmissione ‘Porta a Porta’ con Bruno Vespa sorridente con il plastico del ponte crollato tra le mani.

Poi in una intervista al Tg2 Motori, Toninelli elogia le credenziali verdi dell’auto elettrica di cui si trova alla guida. Quando però la giornalista chiede al responsabile delle Infrastrutture che macchina abbia, il ministro ammette di aver da poco comprato con sua moglie una Jeep Compass Diesel. Senza parole. Toninelli ci manchi, assai.

Pier Paolo Milanese

Metti un like alla nostra Fanpage

© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chiudi
Ascolta le notizie
Social profiles
Chiudi