Tra poche ore il premier Giuseppe Conte si presenterà alla Camera per illustrare il programma del nuovo governo M5S-Pd con l’appoggio di Leu.
Poi la parola passerà ai parlamentari per il dibattito e il voto della fiducia. Dicevamo attesa per il discorso del presidente del Consiglio nella veste di successore a se stesso.

Forse è il primo caso in assoluto che un premier conserva il suo ruolo però cambiando la maggioranza che lo sostiene.
In Piazza Montecitorio, invece, manifesteranno Fratelli d’Italia, Lega e Cambiamo, il movimento di Giovanni Toti.
‘Armati’ solo di tricolore, attivisti, volontari e cittadini comuni chiederanno di poter andare a elezioni. Secondo i due partiti d’opposizione il nuovo governo è abusivo anche se Costituzione alla mano così non è.

Anche l’alleanza M5S-Lega che ha dato vita al primo Governo sempre presieduto da Conte è nato in Parlamento e solo con un accordo successivo tra le forze politiche. Al sit in non parteciperà Forza Italia.
Il leader Silvio Berlusconi ha criticato, in particolare, Matteo Salvini denunciando come il progetto di un polo sovranista-populista è perdente in partenza.

L’ex premier ha ribadito che l’opposizione si fa nelle aule parlamentari. Dal canto suo, invece, Giorgia Meloni contemporaneamente deputata, europarlamentare e consigliere comunale a Roma denuncia con convinzione come il nuovo Governo nasca unicamente per occupare le poltrone.
Nessuno imbarazzo, insomma, da parte della Meloni per l’evidente contraddizione.
Una volta incassata la fiducia alla Camera, martedì, Conte dovrà illustrare il programma in Senato e ottenere la fiducia. Anche a Palazzo Madama tra malumori e turate di naso, il Governo dovrebbe farcela.
Pier Paolo Milanese
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