C’è ancora tanto lavoro da svolgere per far comprendere all’opinione pubblica quanto la contraffazione riesca a contaminare il sistema produttivo nazionale.
Abituati come siamo a etichettare la Campania come terra di malaffare, abbiamo completamente ignorato, per fin troppo tempo, che questa regione è in realtà patria di eccellenze nel campo della moda e dell’agroalimentare.
Esiste una storica tradizione di imprese appartenenti a svariati settori che lavorano nel silenzio dell’interesse politico ma che sostengono con forza l’assetto economico di questo territorio.
Lo sa bene l’Associazione Museo del Vero e del Falso che quotidianamente tenta di sensibilizzare i cittadini sui danni generati dal fenomeno della contraffazione.
L’idea comune è che questo tipo di problema non intacchi in modo incisivo sulla qualità della vita di ognuno di noi, un errore grave che sottovaluta le ripercussioni in termini di occupazione lavorativa, salute e sviluppo economico di questo paese.
L’impegno di quest’associazione si sta intensificando negli ultimi mesi per mettere in risalto il valore del made in Italy e soprattutto la cultura dell’acquisto responsabile: per stroncare le economie illegali è necessario l’intervento politico ma anche che ognuno di noi faccia la sua parte acquistando con consapevolezza articoli non falsi ma prodotti dalle nostre aziende; imprese che, a differenza di quelle illegali, pagano tasse, garantiscono lavoro e testano i propri prodotti con cura prima di immetterli nel mercato.
Il precedente progetto #nonsiamofalsi dell’Associazione Museo del Vero e del Falso è riuscito a innescare nuove letture da parte degli utenti, in molti casi completamente ignari dei particolari danni prodotti dal sistema della contraffazione.
Con una serie di messaggi mirati, infografiche, post, comunicati e tanto altro ancora è stato spiegato, soprattutto ai giovani, quali sono nello specifico i problemi legati a questo fenomeno. I migliori messaggi sono stati conseguentemente pubblicati sottoforma di selfie. Ragazze e ragazzi da ogni parte del bel paese hanno inviato all’associazione i propri selfie, ognuno con il cartello dove era scritto il messaggio anticontraffazione scelto.
Un esperimento di partecipazione replicato questa estate con “#nonsiamofalsi Summer Edition”.
Infografiche e selfie per spiegare che anche in questa stagione di svago e mare, i rischi legati alla contraffazione non si traducono solo in termini di perdite economiche ma coinvolgono il benessere e la crescita di ognuno di noi.
Di seguito il messaggio pubblicato sulla fan page di face book ‘Museo del Vero e del Falso’: “Dopo il successo di #nonsiamofalsi, ecco a voi #nonsiamofalsi Summer Edition! Siamo convinti che si debba combattere l’illegalità con l’informazione e considerando che in tanti vi siete divertiti a partecipare alla precedente campagna, vi proponiamo nuove pillole informative in una versione estiva!”.
L’idea vincente di queste iniziative è che i social media vengono adoperati per coinvolgere i ragazzi in una riflessione sull’etica dell’impresa e sulla responsabilità civile.
Un lavoro che parla lo stesso linguaggio immediato e sintetico dei ragazzi e che viene condiviso in decine di gruppi e in tante bacheche on line per favorirne la viralità, a dimostrazione che per combattere la sottocultura della criminalità è fondamentale aprire le menti a lessici nuovi e condivisi, capaci di indurre alla consapevolezza che per cambiare le cose dobbiamo impegnarci personalmente. Ecco i messaggi condivisi nel progetto #nonsiamofalsi Summer Edition:
- Attenzione alla vendita sulle spiagge di giocattoli non a norma pericolosi per i bambini
- Costumi, maschere, indumenti e accessori falsi sono realizzati con materiali tossici per il corpo e non sicuri
- Gli occhiali da sole acquistati da ambulanti sono prodotti con materiali scadenti e con lenti dannose per la vista
- Ciambelle e braccioli da mare per bambini: per la loro sicurezza, accertatevi che abbiano il marchio “CE”
- Per le tue vacanze metti in valigia capi originali e tutela il made in Italy
- Aziende che producono prodotti contraffatti spesso sversano i rifiuti industriali a mare
- Lo sapevi che le creme solari contraffatte possono produrre gravi danni alla pelle?
Amedeo Zeni