I suoi acciacchi non sono incompatibili con la detenzione. Gaetano Riina, 86 anni, fratello del boss deceduto Totò, resta in carcere.
Il medico ha sentenziato rispetto all’istanza della richiesta degli arresti domiciliari che Gaetano “Tano” Riina, soffre di “patologie croniche” e “il quadro clinico è attualmente stazionario”.

Il tribunale di sorveglianza di Torino, insomma, ha negato la scarcerazione al fratello del defunto boss di Cosa Nostra Totò Riina, detenuto nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
Il giudice di sorveglianza non ha accolto la richiesta di scarcerare per consentire al detenuto di raggiungere la moglie nell’abitazione di Mazara del Vallo. Gaetano Riina ha scontato nel carcere torinese una condanna a otto anni per estorsione e associazione mafiosa comminata dalla corte d’appello di Palermo per aver sostituito il fratello dopo la carcerazione nel 1993 – questa era l’accusa – alla guida del mandamento di Corleone.
La pena era stata espiata interamente a luglio, ma Gaetano Riina resta in cella per un’altra condanna dei giudici di Napoli e il fine pena è fissato al 2024 o al 2021, se venisse concessa la liberazione anticipata.
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