La Whirlpool di via Argine a Napoli è stata ceduta agli svizzeri della Prs con una partnership cinese per avviare la conversione industriale. In bilico il destino dei 410 dipendenti che da mesi occupano e presidiano la fabbrica.
La rabbia è esplosa nel corso di una asseblea e si è decisa la lotta dura. Un corteo si è mosso dalla fabbrica occupata in via Argine e si è diretto in direzione degli svincoli autostradali. L’intento è quello di bloccare l’autostrada e paralizzare il traffico.
Per sindacati e lavoratori la cessione del ramo d’azienda è l’inizio della smobilitazione dell’azienda. È tensione tra i lavoratori dell’ex stabilimento della Whirlpool nonostante tavoli, incontro e summit al Mise – inefficace le soluzioni adottate dall’ex ministro Luigi Di Maio – l’azienza ha deciso di cedere lo stabilimento perchè ritenuto antieconomico.
‘Napoli non molla’ lo sgogan da sempre adottato dagli operai nel condurre la loro mobilitazione. Adsso c’è scetticismo e anche paura per quello che potrà accadere. Proprio in queste ore si sta perfezionando la cessione del ramo d’azienda per la sede di Napoli.
Al tavolo sulla vertenza Whirlpool al Mise l’ad Luigi La Morgia oltre all’annunciato dell’addio del polo produttivo partenopeo ha svelato che Passive refrigeration solutions (Prs) “ha elaborato un progetto di riconversione che individua nello stabilimento di Napoli una struttura idonea alla produzione di sistemi di refrigerazione passiva”. “La nuova missione sarà in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali”.
Nelle prossime settimane, Whirlpool e Prs sono disponibili a effettuare con i sindacati e le controparti istituzionali l’esame congiunto del trasferimento del ramo d’azienda e del piano industriale che garantirà nuova vita allo stabilimento di Napoli e ai suoi 410 dipendenti.
I lavoratori però respingono la possibilità che Whirlpool ceda il ramo d’azienda di Napoli a un’altra società. Anche la sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde (M5S) ha espresso la propria contrarietà.
“L’avvio della procedura di cessione ramo d’azienda per noi è offensiva”. Così Barbara Tibaldi, segretario nazionale Fiom, commenta l’annuncio di Whirlpool al tavolo di confronto.
“Prevederebbe un confronto tra le parti, ma non mi sembra ne abbiano intenzione. Invito ad avere rispetto per i lavoratori, C’è un accordo da rispettare, quello del 25 ottobre 2018″, conclude.
Genny Attira