Era indagato per corruzione dalla Procura di Napoli in seguito a un’inchiesta di Fanpage.it sul business dei rifiuti.
Il nome di Roberto De Luca, secondogenito del governatore Vincenzo, saltò fuori in un filmato.
Ricorderete l’inchiesta pseudo-giornalistica nella quale ero stato coinvolto oltre un anno e mezzo fa. Ebbene, oggi possiamo ribadire che è stata messa in piedi una vera e propria trappola in mio danno e a mia insaputa: non lo dico io, ma la richiesta della Procura della Repubblica di Napoli di febbraio 2019 accolta dal GIP nel luglio scorso, con la quale è stata accertata la mia totale estraneità alla macchinazione organizzata da persone che, senza che io sapessi nulla, hanno ordito una trama gravemente dannosa per la mia immagine. Complesse indagini hanno consentito di accertare che tutta la vicenda è avvenuta nella mia completa inconsapevolezza. “È assolutamente esclusa – si legge nella richiesta- la consapevolezza del De Luca rispetto all’incontro tra Colletta e Perrella. È escluso che Colletta rispondesse ad istruzioni ricevute da De Luca”. È un giorno positivo per me, per la mia famiglia e per tutti coloro che mi sono stati vicini in questi mesi, ma anche per la stessa città di Salerno: perché anche solo l'ipotesi che un suo amministratore potesse essere minimamente sfiorato dal sospetto di comportamenti non corretti o illeciti era un’ombra su tutta la città. Organizzeremo a breve un incontro per spiegare come si sono svolti i fatti e per ringraziare tutti dal vivo. Non lo facciamo in questi giorni perché credo sia più opportuno onorare il Santo Patrono, però presto ci vedremo tutti insieme. Grazie a tutti. E grazie anche gli organi inquirenti per aver fatto chiarezza sulla vicenda.
Pubblicato da Roberto De Luca su Giovedì 19 settembre 2019
C’era un finto imprenditore infiltrato Nunzio Perrella che si ritrovò nello studio di De Luca jr introdotto da un ingegnere e cominciò a parlare all’ex ex assessore al Biacio del Comune di Salerno di tariffe, quote per lo smaltimento dei rifiuti.
Le immagini ed i dialoghi significativi sembravano aver messo spalle al muro Rpberto De Luca che a poche ore dall’infuriaire delle polemiche decise di autosospendersi dalla giunta per non turbare il lavoro dei colleghi.

Ora a distanza di un anno e mezzo dai fatti e l’ufficialità della dcisione dei giudici è lo stesso Roberto De Luca in un video di 3 minuti pubblicato sul suo profilo Facebook a spiegare i fatti con un eloquente titolo : “Ricorderete l’inchiesta pseudo-giornalistica nella quale ero stato coinvolto oltre un anno e mezzo fa?.
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