“Noi della Lega avevamo un progetto per una legge di bilancio da 50 miliardi di cui 10 con la flat tax che guardava alle piccole e medie imprese a chi produce ricchezza”.
È la posizione nota di Matteo Salvini che alle 6 e 15 la ribadisce – stamane -ai microfoni di una trasmissione a Radiosole24ore ma all’incalzare del giornalista di dove la Lega avesse preso i soldi, Salvini balbetta e non risponde.

Intanto ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento al Def.
La manovra per il 2020 sarà di 30 miliardi. Sono previsti interventi, tra nuove entrate e riduzioni di spesa, per circa 14,4 miliardi. La flessibilità sul deficit è di circa 14,4 miliardi, lo 0,8% del Pil.

L’indebitamento tendenziale risulta all’1,4% mentre il programmatico è stato fissato al 2,2%. Parte del gettito dovrebbe giungere dalla “la riduzione dalle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del Pil”, previsti interventi anche per privatizzazioni e la per la “svolta green”.
Poi la strana alleanza tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi per bloccare la pazza idea del Pd di consentire l’aumento selettivo dell’Iva. Solo l’intervento del presidente del Consiglio ha scongiurato ulteriori tensioni e chiesto senso di responsabilità: non limitarsi a criticare e fare ‘giochini’ attribuendo a Palazzo Chigi la volontà di aumentare l’Iva.
Alla fine il provvedimento è stato varato ora sarà trasmesso alla commissione europea UE.
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