Mafia Capitale? La decisione della Cassazione: “Non ci sono i presupposti del 416 bis”

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La Superema corte smonta la sentenza di primo e secondo grado sul procedimento Mafia Capitale. Secondo gli ermellini non ci fu l’aggrante del 416 bis. Le consorterie portavano avanti interessi deprecabili ma non mafiosi. Esiste un mondo di mezzo ma non è mafiaso.

È stata la VI sezione penale della Cassazione ha riconosciuto sì la presenza di due associazioni distinte a carattere delinquenziale, ma non la loro “mafiosità”.

Massimo Carminati e Salvatore Buzzi

La sentenza di Appello dell’11 settembre 2018, aveva ribaltato il primo grado che non aveva riconosciuto le accuse di mafia: Salvatore Buzzi e Massimo Carminati e altre 16 persone, una delle quali morta di recente, erano state riconosciute colpevoli di reati di mafia.

L’imprenditore è stato condannato a 18 anni e quattro mesi, l’ex Nar a 14 anni e mezzo, e l’ammontare complessivo delle pene per i 43 imputati, otto dei quali assolti, aveva raggiunto quasi i 200 anni di carcere.

“Se non era mafia allora cosa era? Un’ associazione di volontariato?” Così Matteo Salvini, dopo la sentenza della Cassazione su ‘Mafia Capitale’, commenta a Porta a Porta la notizia data da Bruno Vespa.

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