C’è una pazza idea che circola. Solo suggestioni, forse. Sta di fatto che fonti diverse, di aree interne distanti convergono su quel nome da lanciare a sorpresa, al momento giusto per sparigliare le carte e creare scompiglio.
Parliamo della corsa alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania. Si affaccia, timidamente l’esponente più importnte e rappresentativo del cerchio magico che attornia Luigi Di Maio ovvero il suo ex capo segreteria Dario De Falco.

Il consigliere comunale di Pomigliano D’Arco e capogruppo di se stesso distinto dal gruppo del Movimento 5 Stelle – unico caso in Italia alla faccia degli sprechi – pare che potrebbe essere lanciato nell’agone come candidato alla presidenza della Regione Campania.
Negli ultimi tempi non è sfuggito il suo grande attivismo sui territori, il collegamento con i vari gruppi e meetup e l’organizzazione di eventi e appuntamenti.

Qualcuno dice e sostiene che è solo un trucco per ‘disturbare’ le strategie di due ministri di peso grillini con aspirazioni da governatore : Sergio Costa e Vincenzo Spadafora.
Dietro la discesa in campo ci sarebbe una precisa strategia di Di Maio in un momento delicatissimo della sua leadership.
Il capo politico dei 5 Stelle si sente accerchiato, vede in ogni azione un intento per disarcionarlo e poi sulla Campania non vuole concedere spazi e piedistalli a chi coltiva ambizioni da leader.

Non è un caso se i nomi di Costa e Spadafora creano timori e preoccupazione.
Uno Spadafora – ad esempio – gradito al Pd nel ruolo di Governatore della Campania potrebbe conquistare anche la leadership del M5S e lavorare a quell’osmosi culturate tra le due formazioni politche.
La carta De Falco servirebbe a ‘stabilizzare’ il quadro e ‘governare’ un passggio delicato della vita politica.
Pier Paolo Milanese
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