Era una fiction. Tutto finto. Non c’è stato alcun assalto al portavalori a Carpi: si è trattato, come hanno dimostrato le indagini, di un colpo inscenato dagli stessi autisti del mezzo, con la complicità di una terza persona, in modo da trafugare il bottino, gioielli ed orologi del valore di 10 milioni di euro, per rivenderli sul mercato.
La refurtiva del finto colpo di mercoledì notte è stata recuperata dalla polizia. I due autisti, un 35enne napoletano e un 57enne di Crotone, sono stati sottoposti a fermo.
Coinvolta anche una terza persona, un 44enne sempre di Crotone e residente a Reggio Emilia, complice dei due autisti, nei cui confronti non è stato eseguito il fermo: l’uomo ha collaborato con inquirenti e investigatori. I tre sono stati scoperti grazie a intercettazioni telefoniche e le immagini delle telecamere di sorveglianza.
I due autisti, interrogati nella notte, non hanno confessato. Gli agenti, pertanto, nel timore che la refurtiva potesse sparire, hanno deciso di intervenire nell’abitazione della terza persona.
Questi, messo alle strette, ha rivelato dove si trovavano i 20 pacchi rubati dal portavalori, poi trovati in un garage a Reggio Emilia appartenente a un’amica risultata completamente ignara del furto.