Un intervento potente, intransigente, duro. Il presidente della Repubblica, Segio Mattarella scuote il Paese e parla degli ultimi gravi episodi che hanno colpito l’opinione pubblica.
“Se qualcuno arriva a dire a una bambina sull’autobus non ti puoi sedere accanto a me perchè hai la pelle di colore differente -spiega – se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno ma che il male lo ha subito da bambina in modo crudele come Liliana Segre di avere una scorta vuol dire che questi interrogativi dei bambini, che chiedono solidarietà invece di odio, non sono astratti o retorici ma molto concreti”.
Sergio Mattarella è teso, percepisce che nel Paese si agita lo spettro dell’intolleranza, dell’odio e del rancore come nel Ventennio.
Occasione della picconata del Capo dello Stato la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico del BioCampus di Roma.
Occorre mettere un freno concreto e cominciare a perseguire i reati questo lo Stato deve fare cominciando a contestare le violazioni di legge, identificando e trascinando in tribunale i minacciatori della Segre e sciogliendo le associazioni, le formazioni politiche, i gruppi che s’ispirano alle ideologie nazi-fasciste.
Pier Paolo Milanese