Mara Carfagna prende le redini di Forza Italia e si candida per ricostruire il centro moderato, costruire un argine agli estremismi e riaccogliere chi disorientato non si ritrova più in un centro-destra solo a traino della Lega.
La formazione azzurra – motivo delle controversia interna – è apparsa nell’ultimo periodo troppo schiacciata sulle posizioni di Matteo Salvini.
Una cena tra Silvio Berlusconi e la sempre pupilla dell’ex cavaliere nella villa di Arcore sembra aver raffreddato le polemiche e creato di nuovo la sintonia tra il vecchio leader e l’unica esponente nata nel laboratorio di Forza Italia che sembra poter essere l’erede dell’ex premier.
A far rientrare la polemica, mettere pace e attivare una serie di manovre diplomatiche pare sia stata Francesca Pascale, amica di Mara e compagna in freddo di Berlusconi.
La frattura tra la vicepresidente della Camera e l’ex premier si è consumata alla manifestazione di piazza San Giovanni e per il voto al Senato sulla commissione contro l’odio razziale.
In quelle occasioni Berlusconi è apparso succube di Salvini e di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.
I segnali del dopo cena sono positivi sembra che la Carfagna – a breve – ricoprirà un ruolo di rilievo nazionale con ampi poteri.
Insomma, una nomina che non significa come in passato un contentino ma un mandato chiaro per poter riorganizzare Forza Italia e rilanciarla.
I sondaggi e gli studiosi sono concordi nel ritenere che la corsa a colpi di slogan, rancore e odio da parte di Lega e FdI nell’ideologia sovanista prima o poi arretrerà. Lo spazio politico moderato è una prateria.
Molti italiani sono alla finestra e osservano, se ci fosse una offerta politica diversa, molti scenderebbero dall’Aventino dell’astensionismo ed esprimerebbero il proprio voto. Questa è la scommessa di Mara Carfagna.
Pier Paolo Milanese