Dopo il reiterato incendio della libreria ‘Pecora Elettrica’, il clamore sollevato, le spontanee manifestazione di solidarietà e le prese di posizione della politica, stanotte nello stesso quartiere di Centocelle è stato appiccato un nuovo rogo.
Nel mirino – questa volta – è finito ‘BarakaBistrot’, un locale molto frequentato e punto di riferimento come per la libreria ‘Pecora Elettrica’ di giovani impegnati.

A questo punto ci sono solo certezze: gruppi organizzati, squadracce nere, hanno stilato una precisa strategia volta a seminare paura, timore e oggettivare il furore della violenza ideologica. Forse percepiscono un vento a favore e quindi osano.
Come ha denunciato ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella qui non siamo di fronte a suggestioni ma a una intolleranza concreta.
Tra l’altro lo stesso ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si è detta preoccupata e allarmata per i tanti episodi violenti che accadono ormai quasi quotidianamente nel Paese.

Se esistono ancora delle istituzioni credibili e un Stato vero occorre arginare e combattere lo straripamento della violenza. Un po’ come ai tempi del terrorismo rosso e con la mafia nel post stragi, lo Stato deve mettere in campo la tolleranza zero. Si agisca, subito.
Un Paese che deve mettere la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai lager nazisti, perchè a rischio, deve urgentemente mostrare i muscoli.

Non è tempo di capire, comprendere e tradurre i disagi sociali e il vuoto ma dare segnali inequivocabili contro chi professa ideologie del passato e fa apologia mettendo in essere azioni violente e discriminatorie.
Se non ora, quando?
Pier Paolo Milanese
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