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La cacciata di Nino Daniele da Palazzo San Giacomo, in questo ennesimo e legittimo valzer di poltrone, firmato dal sindaco Luigi de Magistris lascia molti perplessi. Se c’è un assessore che ha saputo essere all’altezza della grande sfida di riportare Napoli nella sua dimensione mondiale quello è stato senza alcun dubbio Nino Daniele.
Con scarse risorse economiche, sapendo ascoltare e guardando oltre gli steccati ha saputo rendere Napoli avanguardia e laboratorio di tendenze e contemporaneamente luogo sensibile internazionale.
Una cultura circolare in cui il popolare si è mescolato con il resto diventando stimolo e pungolo.
Nino Daniele si è sempre mostrato uomo del dialogo, gentile, disponibile, imparziale e slegato dalle logiche del potere per il potere.
Un solo esempio: basta guardare al grandissimo lavoro realizzato al rione Forcella prova che non si nasce criminali per un destino inelettutabile ma basta creare condizioni e opportunità affinchè si faccia crescere la speranza.
”Ringrazio il Sindaco per avermi dato la possibilità di svolgere un compito di enorme prestigio e responsabilità in una delle capitali culturali del Mondo. Ringrazio le splendide ragazze del mio staff competenti, infaticabili, pazienti e creative. La mia segreteria e tutto il personale della Direzione Cultura e Turismo” – scrive Daniele sulla sua bacheca.
“Non tocca a me giudicare del mio lavoro. Ho però il diritto di rivendicare di averlo svolto con dignità, onore e di imparzialità e nell’esclusivo interesse di Napoli che amo” – continua -.
“Ringrazio tutti i miei colleghi ed amici di Giunta di questi anni ed i Consiglieri Comunali per la loro sensibilità verso i problemi che afferivano alle mie deleghe. Auguri di buon lavoro ai nuovi Assessori. Grazie ai tantissimi che, nonostante i miei limiti, hanno generosamente offerto collaborazione e impegno” – conclude Daniele-.
Arnaldo Capezzuto
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