Ora i senatori del Movimento 5 Stelle sulla vicenda ex Ilva di Taranto aprono uno spiraglio e lanciano l’idea di una sorta di scudo giudiziario a tempo.
Ipotesi che se nelle ultime 48 ore veniva ricacciata con sdegno adesso invece sembra un possibile approdo, fermo restando, che ArcelorMittal ritiri la procedurara di recesso e si risieda al tavolo a trattatare con il Governo italiano.
A sbloccare lo stallo è stato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ormai sempre più specializzato nelle imprese impossibili.
È solo una aspirina per far abbassare la febbre nel Governo. Il muro contro muro di chi vuole lo scudo e di chi non vuole rischia di far sbriciolare l’alleanza.
Ma l’ex ministra Barbara Lezzi e il suo gruppo restano contrari alla trattativa e incalzano Movimento 5 Stelle ovvero Luigi Di Maio e il Governo.
Fatto strano che la Lezzi da ministro dal Tap all’ex Ilva si è praticamente rimangiata tutto e dopo una clamorosa contstazione non si affacciò più in Puglia.
I senatori hanno comunque firmato un documento dove si è concordato che non ci dovrà essere alcuna fiducia qualora si arrivasse a votare la reintroduzione dello scudo penale e che dovrà essere oggetto della discussione di un’ulteriore assemblea.