Il Movimento 5 Stelle fa la voce grossa indirettamente sembra permettere in difficoltà e in cattiva luce il premier Giuseppe Conte.
Il capo del governo è molto vicino ad ambienti del Vaticano ed ha ottime amicizie e frequentazioni nella Santa Sede.
A poche ore dalla chiusura della presentazione degli emendamenti al Bilancio, una pattuglia pentastellata ha deciso di riprendere la battaglia per il pagamento dell’Imu da parte della Chiesa.
“Sono tenuti a pagare l’Imposta municipale propria (IMU), nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell’immobile e tutti gli altri a esso collegati – si legge nella proposta emendativa – , tutti gli edifici o i complessi architettonici della Chiesa cattolica, di congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica o di associazioni o società; legate alla religione cattolica al cui interno ci sono edifici totalmente o in parte adibiti: a ristorazione a pagamento, a caffetteria a pagamento o a hotelleria a pagamento; all’erogazione di servizi ospedalieri o sanitari a pagamento in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell’azienda”.
Proposta che se approvata complicherebbe ancora di più la situazione finanziaria già in sofferenza del Vaticano.
Pare che Conte non l’abbia presa proprio bene, anzi sembra che addirittura neppure l’hanno informato dell’iniziativa.