Il Movimento 5 Stelle costruisce in laboratorio una lista denominata ‘Rinascita Campania’. Sgombriamo il campo dal gossip: non si tratta di una lista d’appoggio o civetta alla Vincenzo De Luca anche se ci somiglia molto.
Lo stile è diverso ma forse la sostanza è alla fine quella: qualificare un’offerta politica e tentare di drenare voti e consensi con un simbolo diverso dai 5 Stelle.
Certo ci sono tante domande da porsi: le regole che caratterizzano i Pentastellati sono valide anche per Rinascita Campania? Il capogruppo del M5S comanderà anche in casa di Rinascita Campania? E se i colonnelli dei Penatsellati adottano dall’alto una decisione – senza dare spiegazione – anche gli eletti di Rinascita Campania dovranno attenersi?
Domande, interrogativi e dubbi che danno la misura di come i grillini abbiano cambiato pelle. Certo il racconto, la narrazione dell’iniziativa ha tutt’altra spegazione. C’è tanta mistica e sembra tornare all’uno vale uno, la gente, il popolo, i cittadini.
Lo spartito della musica è sempre lo stesso ma i suonatori ormai con 5 anni di esperienza nei palazzi del potere non possono certamente dirsi non professionisti della politica.
“In tantissimi stanno rispondendo in questi giorni al nostro appello, lanciato in queste settimane, a condividere il percorso che ci condurrà a riappropriarci della nostra regione e a restituirle la dignità che per troppi anni le è stata sottratta” – annucia la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e referente per le elezioni regionali in Campania – .
“La voglia di partecipazione che stiamo registrando da parte di questi cittadini eccezionali, che si stanno avvicinando ogni giorno sempre più numerosi al nostro progetto, conferisce in tutti noi la giusta dose di entusiasmo per proseguire lungo il percorso che abbiamo tracciato”.
Insomma, sembra di capire che tra qualche mese in Campania ci sarà una grande rivoluzione però non si capisce se i sette consiglieri regionali M5S uscenti saranno ricandidati, se ci sarà un bilancio delle loro attività e inizitive della legislatura regionale e più che altro chi deciderà la loro presenza in lista?
Forse toccherà all’eterna capogruppo e ora referente per le elezioni regionali in Campania? E chi decide se la Ciarambino merita la ricandidatura?