Un Luigi Di Maio nero anzi nerissimo. In occasione del voto al Senato sul Mes alcuni senatori Pentastellati non solo hanno votato contro e ribadito che loro sono coerenti ma che il Movimento 5 Stelle era contrario al meccanismo salva Stato tanto da scriverlo anche nel programma.
La risoluzione sul Mes insomma divide il Movimento Cinque Stelle in Senato. A votare contro i senatori Stefano Lucidi, Francesco Urraro e Ugo Grassi, i cui interventi nell’aula di Palazzo Madama hanno suscitato molti applausi da parte di Matteo Salvini e di tutti i senatori della Lega.
Discorso diverso per Gianluigi Paragone, che ha premesso che il suo voto contrario non è conseguenziale di un abbandono dei Penatstellati ma sono in linea con quanto sostenuto in campagna elettorale.
Duro, teso e intenso l’intervento di Stefano Lucidi che è suonato come un addio ai grillini tanto è vero che Paola Taverna con ampi gesti lo invitava ad anadare via dal gruppo.
“Qualcuno qualche giorno fa ha detto che le elezioni in Umbria io personalmente non mi sento una cavia e non mi sento neppure un criceto – attacca Lucidi – quindi esco dalla ruota e voto no”.
Il passo conseguente e scontato è l’approdo almeno per tre senatori pentatselati alle sponde della Lega.
E il capo politico Luigi Di Maio non nasconde amarezza e rabbia tanto da commentare : “Mi sembra lo stesso film quando Silvio Berlusconi con Forza Italia comprò De Gregorio – sbotta – invito le istituzioni giudiziarie ad approfondire”.