Il capo politico Luigi Di Maio è irritato, nervoso e furioso. Attacca a muso duro e sbotta : “Dicano quanto costa al kg un senatore per la Lega”. Il ministro degli Esteri non racconta tutta la verità.
Da tempo molti senatori grillini mostrano insofferenza e disappunto per molte scelte operate dallo stesso Di Maio senza un confronto, senza un dialogo, senza una collegialità.
Prima o poi il giocattolo si doveva pur rompere. Ora la si butta in caciara sapendo bene che esistono delle ragioni politiche serie. I tre senatori che ieri a palazzo Madama hanno votato no alla risoluzione Mes sono stati chiari nelle loro motivazione, insomma, ridurre tutto a opportunismo è sbagliato e offensivo.
Il primo passo oggi l’hanno compiuto i senatori Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro che hanno formalizzato l’addio al Movimento aderendo al gruppo della Lega.
La notizia è stata data con una nota dal partito di Matteo Salvini: “Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd”.
A parte la reazione di Di Maio che ha etichettato i senatori fuoriusciti come voltagabbana, opportunisti c’è tutta aperta la questione politica che diventa una vera e propria emergenza.
Il Movimento 5 Stelle rischia di implodere basta andare in giro ed è chiaro ed evidente che il vento non soffia più. Ormai lo spazioprima ad appannaggio dei grillino è stato occupato dal movimento delle sardine.