Visita nel carcere di Poggioreale di Matteo Salvini per incontrare gli agenti di polizia penitenziaria e il personale che opera in uno dei penitenziari più affollati d’Italia.
Certo non sorprende che la scorribanda del leader della Lega avvenga a pochi giorni dalle polemiche esplose per la nomina di Pietro Ioia, pregiudicato e alle spalle una condanna scontata di oltre 22 anni per narcotraffico, a garante dei detenuti del Comune di Napoli.
Non appena il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha firmato il decreto di nomina subito si è alzato un coro di proteste e indignazione da parte dei sindacati delle forze dell’ordine e in partcolare proprio dai rappresentanti del corpo della polizia penitenziaria.
Che i rapporti tra il neo garante e la polizia penitenziaria non fossero buoni è cosa risaputa. Pietro Ioia è autore del libro denuncia ‘Cella Zero’ di cui ha tratto anche una rappresentazione teatrale, dove racconta i pestaggi avvenuti ai danni dei reclusi proprio nel penitenziario di Poggioreale a cavallo tra 2013 e 2014.
Il crudo racconto ha destato il ricordo di circa 50 di ex detenuti, che sottoscritto una denuncia e portato alla sbarra 12 agenti di polizia penitenziaria, imputati in un processo sulle violenze dietro le sbarre.
E Salvini sembra raccogliere e farsi portavoce del malessere e dell’indignazione degli apparteneti delle forze dell’ordine a seguito della nomina di Ioia a garante: “Non giudico le persone, però le informazioni che mi hanno dato parlano di storie spaccio, droga e camorra alle spalle – attacca Salvini – Poi chiaro che una seconda occasione si dà a tutti, ma è incredibile che per i detenuti ci siano i garanti, gli avvocati gratis e d’ufficio e tutto quanto, e per i poliziotti no, non c’è un garante e se hanno bisogno di un avvocato se lo pagano. Mi batterò contro Ioia”.
E poi mette nel mirino il primo cittadino: “De Magistris è un sindaco molto particolare, ma non è in grado di fare il sindaco di Napoli, non si è dimostrato all’altezza di gestire una città bella e complicata come questa”.