Un discorso ampio quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato usa la metafora dello spazio di come è vista l’immagine dell’Italia e dell’esigenza di gettare lo sguardo al mondo.
“Entriamo negli anni venti del nuovo secolo. Sono cambiate tante cose nella vita e nella società. Occorre pensare insieme al domani e al futuro senza perdere di vista il presente” – dice Mattarella -.

“Mi è stata donata una foto dell’Italia dallo spazio. Cerchiamo di capire come gli altri ci vedono. La nostra identità è sinonimo di sapienza, genio ed abbiamo celebrato Leonardo Da Vinci poi sarà la volta di Raffaello e di Dante Alighieri”.
“Registro simpatia degli altri paesi e una diffusa richiesta d’Italia” – sottolinea e poi l’attezione sui problemi del Paese.
“C’è il lavoro che manca, le disuglianze, e le gravi crisi aziendali – ammette – L’Italia riscuote fiducia. Conosco difficoltà e ferite delle nostre comunità. Abbiamo grosse risorse, ingegno e buon pratiche”.
“Vi è una Italia silenziosa che non ha mai smesso di fare – aggiunge Mattarella – Occorre spirito di solidarietà, ridurre il divario tra Nord e Sud dove il Paese è frenato nel suo sviluppo”.

Poi tocca alla politica e alle istituzioni. “Le istituzioni devono prendere decisioni tempestive, le istituzioni devono tenere viva la speranza e così rafforzare la democrazia – evidenzia il capo del Quirinale – Il principio della responsabilità rafforza la Repubblica”.
Poi Mattarella parla dei giovani, dei mutamenti climatici e delle famiglie italiane, “a cui occorre dare sostegno e aiuto reciproco”.
Il ricordo va alle vittime del dovere e all’Italia dell’altruismo e dei gesti eroici. Non manca una dura denuncia contro i social e l’uso sbagliato con la deformazione dei fatti con identità fittizie e ladiffusione di notizie false.
In chiusura Mattarella ringrazia Papa Francesco per il suo esempio.
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