Un discorso atteso quello di Donald Trump dopo la ritorsione dell’Iran con il lancio di una raffica di missili contro basi americane in Iraq.
Chi si aspettava un presidente pronto a reagire e minacciare e insomma usare i toni forti adoperati via Tweet si sbaglia di grosso. Trump nella sua conferenza stampa è stato meno irruento e più mediatore.

“Nessuno dei nostri soldati è stato colpito, e i danni alle nostre basi in Iraq, sono stati minimi” – rassicura Trump -.
Il presidente ha poi iniziato a fare un lungo elenco delle ragioni che hanno portato all’uccisione lo scorso 3 gennaio del generale iraniano Qassem Soleimani, ritenuto a capo di una articolare rete terroristica.
Ha poi annunciato “nuove sanzioni economiche punitive” contro Teheran, che “resteranno in vigore finché l’Iran non cambierà comportamento”.
“Per troppo tempo le nazioni hanno tollerato le azioni destabilizzanti dell’Iran in Medio Oriente. Questi giorni sono finiti” – ha sottolinea Trump -.
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