Scoppia il caso della tesi della neo ministra dell’Istruzione, la grillina Lucia Azzolina. Pare che per il 50 per cento sia stata copiata. È stato Massimo Arcangeli, linguista e critico letterario a passare al setaccio la tesi e scoprire che il lavoro redatto è risultata contenere ampi stralci copiati da fonti non citate. Sembra che addirittura interi paragrafi siano stati copiati da manuali specialistici, senza citazioni, facendoli così passare per propri.

L’Azzolina nel lavoro di specializzazione con una tesi: ‘Un caso di ritardo mentale lieve associato a disturbi depressivi’, circa 41 pagine presentato all’università di Pisa, presso la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario della Toscana pare che abbia scopiazzato.
Il primo brano riprende alla lettera un passaggio del Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti, mentre il secondo riproduce un passaggio della voce “ritardo mentale” a cura di Luigi Ravizza, Gabriele Masi, Mara Marchesi e Pietro Pfanner del Trattato italiano di psichiatria.
La ministra Lucia Azzolina è stata nominata insieme a Gaetano Manfredi – ministro dell’Università e della Ricerca – per sostituire Lorenzo Fioramonti dopo la sue dimissioni polemiche per i mancati finanziamenti all’università.
L’opposizione sferra una ttacco e chiede le dimissioni dell’Azzolina citando casi simili accaduti in Germania e in Inghilterra dove i ministri copioni una volta pizzicati hanno rassegnato le dimissioni.
Il problema non è da poco. I Movimento 5 Stelle da sempre invoca il merito e la trasparenza. E adesso ? Se avesse ragione Arcangeli? Cosa accade?
Pier Paolo Milanese
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